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Il governo del Belize proteggerà il Maya Corridor. Si tratta du un lembo di foresta tropicale cruciale per la sopravvivenza di specie iconiche della regione, come il giaguaro (Panthera Onca), la tartaruga di fiume (Dermatemys marwii), già sull’orlo dell’estinzione, e la scimmia-ragno (un primate della famiglia degli Ateli ormai criticamente minacciata) e il tapiro di Baird.

Tutte queste specie hanno bisogno di spostarsi su distese enormi, in poche parole su aree protette che abbiano l’ambizione di raggiungere una scala continentale. La decisione del Belize è stata quindi salutata con particolare soddisfazione dalle organizzazioni maggiormente impegnate nello studio e nel monitoraggio di questo hotspot di biodiversità tropicale: Panthera (per il giaguaro), Global Wildflife Conservation, WCS (World Conservation Society, che sta già facendo un lavoro immane in Africa con il Lion Recovery Fund per tirare su i numeri del leone in due-tre decenni), WWF, Monkey Bay Wildlife Sanctuary and Field School, e la University of Belize. 

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(Credits: Jayro Bardales)

La caratteristica fondamentale del Maya Forest Corridor è la sua posizione geografica. Il Maya è nel centro del Brasile, che lo rende  un punto di passaggio e di connessione tra due altre aree di enorme valore ecologico: la Selva Maya, a nord, e le Maya Mountains, a sud.

Sugar Cane and linear corridor_Tony Rath
(le piantagioni di canna da zucchero. Credits: Tony Rath)

“Senza protezione, il Maya Corridor è in una condizione critica di rischio, perché è già stato ampiamente ridotto di almeno il 65% negli ultimi dieci anni, soprattutto a causa della deforestazione per l’agricoltura estensiva, inclusa la canna da zucchero”, si legge in una nota ufficiale di Panthera.

“Dal 2011, il Maya Corridor ha dovuto fronteggiare un tasso di deforestazione di almeno 4 volte superiore alla media nazionale e grossi disboscamenti negli ultimi mesi indicano che, senza una azione diretta come quella annunciata questa settimana, il più esteso blocco di foresta tropicale del Centro America rimarrà tagliato fuori dalla unità geografica più importante sul lato meridionale, e cioè il massiccio delle Maya Mountains”. 

Wetland pool on Coastal Road.

Secondo Panthera,  “Il corridoio è lungo solo 5-6 miglia, eppure è uno degli ultimi pertugi rimasti ai giaguari per entrare in Selva Maya a nord, e spostarsi verso il Centro e il Sud America”. E per quanto riguarda il giaguaro, una specie che ha uno home range immenso, che copre tutta l’America del Sud e arriva fino al Texas, negli Stati Uniti, questo è il punto essenziale.

La connettività dei suoi habitat è il tassello strategico decisivo per portare la specie nel XXII secolo: “Il Maya Corridor è l’unica area che mette in comunicazione le due Jaguar Conservation Unit del Belize: il massiccio delle Maya Mountains e la Selva Maya a a nord, che si estende sin dentro il Messico e il Guatemala. Perdere la connettività genetica del Corridoio segnerebbe un passo in avanti verso l’estinzione del giaguaro e di molte altre specie terrestri di significato culturale del Belize”. 

Santander canal going into Freshwater Creek
(Il corridoio Maya e le piantagioni di canna da zucchero, Credits: Tony Rath)

Una nitida consapevolezza della posta in gioco sembra pervadere le istituzioni governative del Paese.

“Riconosciamo che la finestra di opportunità per assicurare la connettività nel Maya Forest Corridor si sta rapidamente chiudendo – ha detto il dottor Omar Figueroa, Ministro del Governo del Belize responsabile per l’Agricoltura, la Pesca, le Foreste, l’Ambiente e lo Sviluppo Sostenibile – Una squadra locale e internazionale di biologi esperti di conservazione, e di professionisti, si rende conto dell’importanza di tutto questo e collabora l’uno accanto all’altro per fornire un supporto valido alla protezione dell’integrità geografica di questa regione”.

tapir - Credit Nick Hawkins
(il tapiro di Baird. Credits: Nick Hawkins)

Nella costruzione di un sistema di aree protette ogni lembo di habitat conta. La Runaway Creek Nature Reserve si trova all’interno del corridoio e partecipa a questa visione condivisa. Gil Boese, fondatore della riserva per The Foundation for Wildlife Conservation, ha riassunto perfettamente i termini della questione: “un mondo con corridoi che connettono le aree protette dando agli animali l’opzione di spostarsi e di prosperare è fondamentale per la sopravvivenza delle specie.

Tutti questi piccoli puntini sulla mappa, se ne puoi salvarne uno, be’ è fantastico. Ma se riesci a salvare abbastanza di questi frammenti unici, in modo da legarli insieme, allora avrai creato un sistema. E se altri, in altri Paesi e continenti, faranno lo stesso, avremo allora un network per la sopravvivenza delle specie rimaste su questo Pianeta”. 

Jaguar in Big Falls Farm Belize near sugar plantation_Credit Panthera-UB ERI-BAS
(Un giaguaro in una piantagione di canna da zucchero. Credits: Panthera, come per la foto in copertina)

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MONDO ED ESTINZIONE

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