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Nuove speranze per il leopardo in Nigeria. Si densava che il leopardo fosse stato ormai estirpato dalla Yankari Game Reserve, un habitat a savana e alberi nella parte nord occidentale della Nigeria. L’area protetta più importante del Paese. Recentemente, però, la fototrappole hanno catturato immagini del felino, restituendo speranza per questa specie nella nazione più densamente popolata dell’Africa centro-occidentale.

Andrew Dunn lavora per la WCS NIGERIA e commenta la notizia al telefono con un cauto ottimismo: “eravamo semplicemente convinti che qui il leopardo fosse ormai estinto, e che però non lo fosse in tutto il paese. A Yankari l’ultimo avvistamento era stato nel 1986. E’ una buona notizia per il leopardo, eppure non siamo sorpresi. E’ una specie molto adattabile, notturna. Io credo che in tutti questi anni ci sia stato sempre a Yankari.

La caccia al leopardo è in declino da qualche tempo in questa regione, ma è stata consistente per parecchio. La pelle del leopardo è ancora molto ricercata più a sud per le cerimonie rituali. Qui, come. in molti altri Paesi africani, il tragico declino dei felini è dovuto alla catastrofica perdita di habitat adatto alla loro ecologia”.

Nel 2016 il censimento globale del leopardo pubblicato dalla rivista PEERJ ha rivelato che questo big cat (considerando tutte le sottospecie) occupa ormai soltanto il 25-35% del suo storico home range, calcolato a partire dal 1750. Soltanto 3 sottospecie (e tra queste il leopardo di Yankari) valgono per il 97% di ciò che resta di uno home range continentale.

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Andrew Dunn: “in Nigeria la popolazione umana sta esplodendo e non c’è quindi molta wildlife al di fuori delle aree protette. La caccia per la carne selvatica (bushmeat) e il conseguente impoverimento del numero di prede disponibili è una questione pesantissima come nella maggior parte dei Paesi dell’Africa centrale. E tuttavia, cosa ancora più decisiva, Yankari è una riserva isolata. E’ soltanto una grande isola verde. Fattorie e campi di mais attorno, sino ai margini del parco. Non so quanti leopardi ci siano adesso, ma se ben protetta questa isola potrebbe migliorare. Yankari è infatti abbastanza essa per supportare nei prossimi decenni una popolazione vitale di leopardi”. E qui ci sono ancora forse 25 leoni. Iene maculate, iene striate e caracal.

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“La conservazione non è facile in Nigeria. La popolazione umana è tanta e i parchi nazionali ricevono pochi fondi. La Nigeria ha inoltre una reputazione di nazione ricca e quindi non ha gli aiuti economici che finiscono sulla protezione della natura che finiscono, ad esempio, al Cameron. E’ una battaglia, non c’è che dire, ed è per questo che abbiamo piccole storie di grandi successi”.

Eppure, il ritorno del leopardo potrebbe cambiare il modo in cui le persone comuni guardano alla wildlife. Le classi medie hanno più opportunità di guadare i documentari e il National Geographic Channel è ancora una opzione per molte persone. Per la prima volta il leopardo di Yankari ha fatto la sua comparsa anche sui social media.

In un prossimo futuro, la questione sulla sopravvivenza degli ecosistemi ancora selvaggi, non solo per Yankari, sarà il numero delle mandrie di animali da allevamento. Secondo Dunn, le recinzioni (fence) potrebbero una soluzione ragionevole per proteggere la wildlife e tenere le vacche fuori dalla riserva. Per la Nigeria, come per il resto dell’Africa e del mondo, la visione Half Earth è ancora troppo ambiziosa.

(photos: thanks to Andrew Dunn)

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